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In questo blog mi dedico a guardare con occhio maliziosamente indipendente ciò che accade a Roma - e qualche volta anche nel resto del mondo - soprattutto attraverso ciò che della mia città raccontano i quotidiani. Generalmente prendo in considerazione i tre quotidiani più importanti per vendite e diffusione nella Capitale: Corriere della Sera, La Repubblica e il Messaggero. A volte troveranno spazio anche gli altri quotidiani, la cui lettura è comunque sempre accurata.

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venerdì 10 gennaio 2014

C’È STUPRO E STUPRO

Quattro a uno. 
No, non è il risultato di una partita di calcio. 
E' il risultato di come la stampa tratta gli stupri: se servono ad attaccare, si fa la prima pagina e si usano 693 parole. Se dobbiamo nascondere la polvere sotto il tappeto, bastano 175 parole. 
Il rapporto è quattro a uno, appunto.


Piazza di Spagna, febbraio 2011: una ragazza denuncia uno stupro alla salita di San Sebastianello. A distanza di poco, si scoprirà che era una falsa denuncia e che non c'era stato alcuno stupro. Ma, in quell'occasione, il Corriere della Sera usò 4.339 battute per descrivere orrore e raccapriccio, il coltello alla gola, la scalinata di piazza di Spagna. Il PD parlò di una Roma fuori controllo.







http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_febbraio_19/violentata-trinita-dei-monti-roma-19050447108.shtml?fr=correlati


Via Borgognona, 9 gennaio 2014: una ragazza viene stuprata - sì, solo palpeggiata, ma la legge non fa differenza - da tre uomini. Vengono aggredite anche due vigilesse, accorse in aiuto della giovane. Giungono altre pattuglie e finalmente i tre porci vengono arrestati. Il Corriere della Sera usa 1.107 battute per questo episodio.






http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/14_gennaio_10/tentata-violenza-una-ragazza-presi-3-polacchi-c1e604ba-79e9-11e3-b957-bdf8e5fd9e96.shtml

Nota bene: via Borgognona è a due passi da Piazza di Spagna.

Il primo, occupò per giorni le aperture delle cronache, mettendo in croce l'allora sindaco Alemanno.
Oggi - che governa Marino - passa tutto in cavalleria: omicidi gay a ripetizione, ma si fa spazio solo alle lacrime (anche un po' ipocrite) di qualche associazione gay; rapine, violenze, stupri, sparatorie, morti ammazzati in strada. 
Si derubrica tutto. 
Si dimentica tutto. 
Si annacqua tutto.

Basta metterla come undicesima notizia...



E poi, c'è Repubblica, la paladina delle donne. A convenienza, uno stupro può divenire un palpeggiamento.





http://roma.repubblica.it/cronaca/2014/01/10/news/piazza_di_spagna_ragazza_palpeggiata_ferita_lievemente_una_vigilessa_tre_arresti-75542165/


E' chiaro: come ha detto tale Miccoli Marco, oggi deputato ieri fanfara del PD romano, è tutto uno slogan: facite ammuina!




Donne o gay, se servono si usano
Sennò, si possono tranquillamente buttare.

Nelle brevi.

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